TRASPORTO ALLA RINFUSA DI MERCI PERICOLOSE - Approfondimenti

Panoramica delle modalità di trasporto di merci pericolose alla rinfusa e nuova NOTA inserita al cap. 5.3 dei testi ADR e RID 2025 relativa alla placcatura dei cassoni

AES_ADR25_Trasporto alla rinfusa ADR_18.10.2024 – IVENA Srl

Il trasporto alla rinfusa di merci pericolose secondo l’ADR e il RID risulta una modalità di trasporto prevista nei regolamenti sulle merci pericolose, particolarmente utilizzata nell’ambito del trasporto di rifiuti. Nel capitolo 6.11, introdotto per la prima volta dall’ADR e dal RID 2005, risultano definiti i requisiti di fabbricazione e collaudo dei contenitori per trasporto alla rinfusa, introducendo i codici “BK” (bulk).

In Italia la normativa di riferimento che dispone modalità di approvazione e i requisiti tecnici del contenitori consiste nella Circolare Prot. 4790 – MOT2-C del 12.12.2001 relativa ai “Veicoli con carrozzeria intercambiabile per il trasporto di materie pericolose”, che modificava ed integrava la precedente Circolare Prot. n. 2072/4938/11 – DC IV n. 5053 del 22.9.1998. Con l’avvento delle edizioni ADR e RID del 2015, la legislazione europea introdusse i famosi codici “VC” e “AP”. Tali codici definiscono le caratteristiche tecniche dei VEICOLI o dei CONTENITORI (intesi come Unità di Carico), che non sono conformi al cap. 6.11 ADR, e quindi non classificabili BK, ma che sono comunque idonei dal punto di vista costruttivo, al trasporto alla rinfusa di merce pericolosa.

Ad oggi l’Autorità Competente Italiana, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha previsto che tali attività di omologazione / certificazione siano svolte presso i Centri Prova Autoveicoli (C.P.A.) distribuiti su tutto il territorio nazionale e per alcune casistiche, anche presso gli uffici periferici della motorizzazione (U.M.C.). Tramite il Decreto Ministeriale 585 del 21 dicembre 2017, molte attività a carico esclusivo dell’amministrazione sono state delegate ad Organismi Autorizzati ed Accreditati a svolgere alcune specifiche attività previste dall’ADR.  Per le certificazioni “CSC” e per le certificazioni “BK”, infatti, alcuni organismi sono stati già accreditati direttamente dal MIT (es. ITALCERT S.r.l.) e altri organismi lo saranno nei prossimi anni, ed il tutto confluirà sotto il controllo dell’Ente unico di accreditamento, che per l’Italia è ACCREDIA.

Le ultime novità introdotte sul trasporto alla rinfusa nei testi ADR e RID 2025 hanno di fatto rivoluzionato le specifiche per questa modalità di trasporto, introducendo novità impattanti sia in termini di requisiti tecnici e sia nelle modalità di segnalazione, approvazione e ispezione periodica dei contenitori. Per tutte le novità e la trattazione dettagliata dell’argomento si rimanda all’articolo allegato.

Articolo redatto in collaborazione con AES – Associazione Esperti della Sicurezza

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